Quel posto segreto in fondo al mare

Giovanni era un bambino di otto anni che si trovava in vacanza al mare. Una mattina, mentre giocava sulla spiaggia, rimase senza fiato per lo stupore perché vide un delfino e si avvicinò pian piano.

- Ciao Giovanni – disse il delfino che sapeva parlare - è da molto che ti aspettavo! Vieni a fare un giro con me in un posto magico?

- Sì - rispose Giovanni con gran gioia.

Poi il bambino salì sul dorso del delfino che lo portò sul fondo del mare. Ad un certo punto vide delle meduse che ogni secondo cambiavano colore.

- Le posso toccare? - chiese al delfino.

- No, non puoi – rispose - perché se le tocchi ti pizzicheranno in un modo pauroso.

Allora a Giovanni venne l'idea di fare una foto con il suo tablet, ma non ce l'aveva a portata di mano e rimase dispiaciuto.

Dopo un po' i due videro un cucciolo di balena e il suo colore era l'inverso del normale, cioè la schiena era grigio e il petto blu.

La balena scodinzolava come un cagnolino.

- Posso giocare con lui? - chiese Giovanni al delfino.

- Ok va bene, questa volta sì – rispose.

E il delfino gli diede un pesce palla, così Giovanni e la balena giocarono fino a che il pesce palla non si stancò.

Poi il bambino e il delfino nuotarono verso il posto magico e dopo un po' videro un mucchio di squali. Uno si avvicinò e Giovanni lo guardò impaurito.

- Non impaurirti – gli disse il delfino - è solo un cucciolo di squalo coccolone e comunque puoi accarezzarlo.

Giovanni gli fece un po' di carezze e lo squalo se ne andò gioioso, così il bambino e il delfino si avviarono verso il posto magico.

Quando arrivarono videro un bosco fatto di coralli tutti colorati, lo attraversarono e c'erano tutti gli animali acquatici che suonavano.

- Posso andare in quella casa? - chiese il bambino al delfino.

- No, non puoi – rispose il delfino - perché gli animali si arrabbiano se uno straniero entra nella loro casa.

Giovanni però non si intristì, perché era bellissimo il regalo che gli aveva fatto il delfino che lo portò in un castello e lo fece entrare.

- Se riuscirai a finire il labirinto e ti siederai sul trono, diventerai Acquaman - gli disse.

Giovanni si avviò verso il trono, girò verso destra, avanti, sinistra, avanti, sinistra, avanti, avanti, destra, destra e arrivò! Si sedette sul trono e divenne Acquaman.

Da quel giorno, Giovanni protesse tutti gli animali acquatici e, anzi, tutto l'oceano.

 

Alessandro Poggi